
12. Pi - La Stagnazione (L’Immobilità)
sopra CIEN, il creativo, il Cielo
sotto KUEN, il ricettivo, la Terra
Questo esagramma è l’esatto opposto di quello precedente. Il cielo è sopra e si sta ritirando sempre più in alto, mentre la terra sotto affonda sempre più in basso. Le forze creative non sono in relazione reciproca. È un momento di stagnazione e declino. Questo esagramma è collegato con il settimo mese (agosto- settembre), quando l’annata ha superato il suo culmine e si sta preparando il declino autunnale.
IL GIUDIZIO
Stagnazione.
Persone malvagie non sono propizie
Alla perseveranza di un uomo superiore.
Il grande se ne va, il piccolo si avvicina.
Cielo e terra non comunicano e tutte le cose si intorpidiscono. Quello che sta sopra non ha alcun rapporto con ciò che sta sotto, e sulla terra regna confusione e disordine. L’energia oscura è all’interno, l’energia chiara all’esterno. All’interno si trova la debolezza, all’esterno la durezza, il volgare è all’interno, l’uomo superiore all’esterno. La modalità volgare è in aumento, quella nobile in declino. Ma i nobili non si allontanano dai loro principi e seguono il loro cammino. Se sono impossibilitati ad agire, rimangono fedeli ai loro principi e si ritirano in solitudine.
L’IMMAGINE
Cielo e terra non si congiungono:
L’immagine della stagnazione.
Così l’uomo superiore si ritira nei suoi valori interiori.
Per sfuggire alle difficoltà.
Egli non permette di essere onorato con ricompense.
Quando la sfiducia reciproca regna nella vita pubblica per l’influenza esercitata da esseri inferiori, una attività produttiva diventa impossibile, dal momento che si parte da basi sbagliate. Pertanto l’uomo superiore sa che cosa deve fare in tali circostanze, egli non si lascia sedurre da offerte abbaglianti per partecipare ad attività pubbliche. Ciò lo esporrebbe solo al pericolo, poiché non potrebbe rendersi complice dei misfatti degli altri. Per questo nasconde il suo valore e si ritira in solitudine.
LE LINEE
Sei all’inizio significa:
Quando si tira uno stelo d’erba, viene dietro anche la zolla.
Ciascuno secondo la sua specie.
La perseveranza porta fortuna e successo.
Il testo è quasi la stesso di quello della prima linea dell’esagramma precedente, ma con un significato contrario. Nel precedente un uomo sta portando con sé un altro sulla strada per coprire un incarico ufficiale, qui invece un uomo porta con sé un altro nel ritirarsi dalla vita pubblica. È per questo che il testo qui dice “Perseveranza porta fortuna e successo” al posto di “Le imprese portano fortuna”. Nel momento in cui le opportunità di azione scompaiono c’è la necessità di ritirarsi. Solo così si può evitare l’umiliazione e ottenere in fondo un successo superiore, riuscendo a salvare il valore della nostra personalità.
Sei al secondo posto significa:
Essi resistono e tollerano, per gli inferiori significa fortuna.
La stagnazione aiuta l’uomo superiore a raggiungere il successo.
Le persone inferiori sono sempre pronte ad adulare i loro superiori in modo servile. Allo stesso tempo sopporterebbero l’uomo superiore se egli potesse aiutarli a porre fine alla loro confusione. Questa è la loro salvezza. Ma l’uomo superiore sopporta sereno le conseguenze della stagnazione. Egli non si mescola con la folla degli inferiori, perché questo non è il suo posto. Accettando di soffrire personalmente egli assicura il successo dei suoi principi.
Sei al terzo posto significa:
Essi portano vergogna.
Persone inferiori che hanno illegittimamente conquistato posizioni importanti non si sentono all’altezza delle responsabilità che si sono assunti. In segreto essi cominciano a vergognarsi, anche se all’inizio non lo mostrano esteriormente. Questo segna l’inizio di una svolta per il meglio.
Nove al quarto posto significa:
Colui che agisce per ordine superiore Rimane senza colpa.
Gli uomini uniti dalla stessa fede gioiscono della benedizione.
Il tempo del ristagno si sta avvicinando al punto di cambiare nel suo opposto. Chi vuole riportare l’ordine deve sentirsi chiamato al compito e avere l’autorità necessaria. Chi si arroga da solo la capacità di compiere le riforme potrebbe commettere errori che lo porteranno al fallimento. Ma chi è veramente chiamato a questo compito viene favorito dalle circostanze del tempo, e tutti quelli che condividono i suoi ideali saranno partecipi della sua benedizione.
Nove al quinto posto significa:
La stagnazione sta cedendo il passo. Fortuna per il grande uomo.
“E se dovessi fallire, che succede se dovessi fallire?”
In questo modo egli si lega a un cespuglio di germogli di gelso.
Il tempo subisce un cambiamento. L’uomo giusto, capace di ripristinare l’ordine, è arrivato. Quindi “Fortuna”. Ma è proprio in questi momenti di transizione che dobbiamo temere. Il successo è assicurato solo attraverso la massima prudenza, che ci fa chiedere sempre: “E se dovesse fallire?” Quando un gelso viene abbattuto, un certo numero di germogli insolitamente forti spuntano dalle radici. Pertanto, il successo è simboleggiato dall’immagine di qualcosa che si lega ai germogli di un cespuglio di more di gelso.
Confucio dice su questa linea: “Il pericolo nasce quando un uomo si sente sicuro nella sua posizione. Minaccia di rovina quando un uomo cerca di proteggere la sua fortuna. La confusione nasce quando l’uomo ha messo tutto in ordine. Pertanto l’uomo superiore non dimentica il pericolo quando è sicuro, il declino quando la sua posizione è stabile, né la confusione quando i suoi affari sono in ordine. In questo modo si guadagna la sicurezza personale e sarà in grado di proteggere l’impero.“
Nove sopra significa:
La stagnazione giunge al termine.
Prima stagnazione, quindi fortuna.
La stagnazione non dura per sempre. Tuttavia, essa non cessa di propria iniziativa ma richiede un uomo giusto per porvi fine. Questa è la differenza tra uno stato di pace e uno stato di stagnazione. Per mantenere la pace è necessario un impegno continuo: lasciata a se stessa la pace si trasformerebbe in stagnazione e decadenza. Il tempo del declino, tuttavia, non cambia spontaneamente in una condizione di pace e di prosperità; deve essere compiuto un forte sforzo per porvi fine. Qui viene sottolineato l’atteggiamento creativo che l’uomo deve seguire per stabilire l’ordine nel mondo.